La palestrina per bambina è uno strumento finalizzato allo stimolo fisico e cognitivo dei più piccoli. La sua struttura è molto semplice. Si tratta di un oggetto generalmente composto da un materassino o tappetino ed un arco giochi centrale. Alcune palestrina sono fatte soltanto di arco giochi al quale il genitore può abbinare una qualsiasi copertina per offrire una base morbida dove far giacere il bambino. Naturalmente le palestrine migliori sono quelle complete, poiché nel tappetino o materassino sono integrati disegni, figure e talvolta strumenti interattivi per stimolare al meglio il piccolo. La sua utilità si può riscontrare sia a livello di crescita del bambino, il quale si troverà impegnato in diverse attività vantaggiose per affinare manualità e capacità logiche, sia per i genitori che mentre i piccoli giocano, possono dedicarsi liberamente a qualsiasi attività domestica. A livello funzionale, la palestrina stimola la coordinazione e favorisce la manualità: attraverso i giochi e i suono oltre che i colori, il bambino è portato ad afferrare e maneggiare gli oggetti che penzolano o dall’archetto. Sul tappeto, a seconda del modello ci saranno figure e pulsanti da azionare, che emetteranno suoni associabili a diverse figure. Questi aggeggi servono proprio all’insegnamento di nuove capacità sia sul piano logico cognitivo, sia sul piano fisico e manuale.
La palestrina non ha una vera e propria età ideale di utilizzo. Bisogna partire dal presupposto per il quale i neonati iniziano a vedere meglio intorno ai tre mesi di vita. Inoltre, è verso i 5-6 mesi che i bambini acquistano una maggiore capacità di movimento, roteando il busto e acquisendo un maggior controllo dei muscoli. Questa età è da prendere in considerazione nell’utilizzo della palestrina e se si vuole seguire una data orientativa del momento ideale poiché la palestrina è fatta apposta per incuriosire il piccolo e portarlo ad interagire con i giochi che la palestrina propone. Questa infatti è costituita di parti con luci, giochi in tre dimensioni, figure di animali e suoni formulati proprio per dare al bambino uno stimolo alla sua crescita. Proporre la palestrina prima che il piccolo sia in grado di sfruttarne al meglio le potenzialità non avrebbe molto senso.
Tuttavia c’è da specificare che alcuni modelli di palestrina, sono appositamente strutturati in modo da poter essere stimolanti anche per i più piccoli e quindi fin dalle prime settimane di vita. A questa età i bambini non sono certamente in grado di afferrare giochi, oppure di fare leva sulle manine e sui piedini per reggersi in piedi e sviluppare coordinazione e forza; ma se scegliamo una palestrina con un tappetino ampio ed un archetto giochi contornato di sonaglini legger, piccoli e con pochi colori, possiamo essere sicuri di dare un’alternativa rilassante ai nostri bebè. Spesso infatti queste palestrine sono dotate di suoni pacati e canzoncine della ninna nanna dalla melodia tranquilla, che rasserena il pianto dei più piccini, conciliandone il sonno.
La palestrina è un gioco assolutamente sicuro a patto che rispetti tutte le norme di sicurezza decretate in merito ai giochi destinati ai più piccoli. Il tappetino o materassino dovrà quindi essere anti soffoco e completamente lavabile. L’arco giochi deve rispettare come il tappetino delle norme di sicurezza ed essere quindi stabile e non possedere parti removibili e troppo piccole per evitare che il bambino possa ingerirle accidentalmente. Al di la delle più comuni e intuitive norme di sicurezza, anche l’utilizzo corretto è importante affinché la palestrina possa definirsi sicura. per questo è indispensabile non utilizzarla su un letto e adagiarla invece in luoghi sicuri come la culla oppure sul pavimento ( meglio ancora su un tappeto).
Naturalmente, sebbene si tratti di uno strumento sicuro e formulato per i bambini, è doveroso non lasciare mai il bambino incustodito e prestare sempre un po’ di attenzione. Inoltre, dal momento in cui i bambini crescono in fretta e sviluppano competenze sempre nuove, è bene considerare la possibilità che lo stesso possa riuscire a staccare giocattoli e portarli alla bocca.
I benefici che la palestrina apporta al bambino sono innumerevoli. Prima di tutto si tratta di uno strumento che presuppone il movimento e lo stimolo a maneggiare. Il bambino vede giochi colorati, pulsanti che emettono suoni e questi lo indurranno a voler afferrare e a scoprire. A livello fisico il bambino sviluppa la coordinazione e l’equilibrio. Di fatti mano a mano che cresce vedremo il bambino mettersi seduto per arrivare meglio ai giochi a lui favoriti per poterli toccare. Questi movimenti lo aiuteranno a rafforzare i muscoli del collo e del tronco, oltre che a sviluppare e ad affinare i sensi come la vista, il tatto e l’udito. I giochi e i sonagli appesi all’arco giochi portano il neonato a guardare dei punti fissi richiamando quindi l’attenzione. I bambini tendono quindi a toccare con le manine e i piedini l’oggetto del desiderio, scoprendo dunque anche il nesso causa effetto: se tocco il gioco questo si muove, dunque le mie manine e i miei piedini hanno questa potenzialità.
Questi processi rendono migliore la capacità di concentrazione e migliorano le potenzialità cognitive oltre che quelle fisiche. Inoltre verso gli 8-12 mesi, i bambini iniziano a mantenersi sulle superfici per imparare a camminare. L’arco giochi diventa dunque una buona base di inizio per sviluppare i muscoli delle gambe.
La palestrina è un gioco molto versatile, che permette di essere utilizzato sia sul pavimento che su un tappeto. L’utilizzo è pressoché possibile anche in un box giochi e in una culla. L’unica vera accortezza da assumere in questi casi è di prestare maggiore attenzione poiché all’interno di una culla o di un box, il raggio di movimento del bambino è limitato. Il bambino, specialmente se più grandicello e già capace di tenersi in piedi da solo, potrebbe muoversi e accidentalmente inciampare o arrampicarsi per tentare di prendere un gioco che in quel momento attira particolarmente la sua attenzione.
Per poter utilizzare al meglio la palestrina in uno di questi due contesti, è necessario considerare preventivamente le misure del box o della culla e se i bambini sono due, magari optare per una palestrina con un tappetino più grande e di conseguenza un arco giochi più ampio.
Igienizzare i giocattoli destinati ai più piccoli è davvero importante per evitare di incorrere in infezioni, germi, virus e batteri. Questi si sa provocano malanni e malattie e i neonati sono ancora più esposti a tali rischi proprio per il loro sistema immunitario non ancora ben sviluppato e maturo. E’ fondamentale dunque lavare periodicamente tutte le parti della palestrina, compresi i giocattoli che pendono dall’archetto.
Ancor più importante di qualsiasi altra cosa è l’igiene del tappetino o del materassino. Questo dovrebbe essere lavabile completamente in lavatrice, ma se fatto di materiale plastico si può procedere ad una pulizia fatta con un panno umido ed un detergente anti batterico. In commercio ci sono tantissimi prodotti appositamente formulati per igienizzare le parti che compongono i giocattoli dei bambini. Se il tappetino integra parti elettroniche, sicuramente queste sono removibili e si possono smontare per dare la possibilità di effettuare il lavaggio.
L’archetto giochi generalmente costituito di sonagli e giocattoli è lavabile con un panno umido; ma se anche questo è fatto di giocattoli in stoffa, possiamo procedere al lavaggio in lavatrice oppure a mano. Consigliamo di utilizzare saponi specificatamente formulati per i bambini, che non rilasciano quindi agenti tossici troppo aggressivi per i bambini.
I materiali migliori di cui può essere fatta una palestrina sono la plastica dura e atossica. I materiali migliori sono quelli che passano per severi controlli e che riportano il marchio CE. Questo infatti ci rassicura sulla qualità del prodotto e sulla completa atossicità dei materiali. Palestrine che presentano un costo troppo basso e che magari hanno dimensioni notevoli e un numero svariato di funzioni e giochi probabilmente avranno anche una dubbia provenienza e saranno costituite di materiali scadenti. E’ molto importante scegliere materiali atossici e certificati poiché solo in questo modo possiamo evitare problematiche a livello di salute e proteggere totalmente i nostri bambini.
La palestrina è costituita da tantissime tipologie di giochi che possono essere più o meno stimolanti. Per questo è importante considerare l’età del piccolo o dei piccoli e scegliere la palestrina più adatta a loro. Non tutte le palestrine sono uguali: alcune hanno giochi molto stimolanti, colorati, oltre che suoni di ogni tipo. Altre invece sono destinate ai bambini più piccoli e sono strutturalmente più semplici. Tutte le palestrina hanno lo scopo di intrattenere, ma ognuna di esse lo fa in un determinato modo, basato anche sulle capacità del neonato o del lattante, a seconda del periodo di crescita in cui si trova.
I giochi più comuni sono specchietti, sonaglini e giochi a forma di animali. Questi sono colorati e spesso integrano pulsanti che emettono o il verso associato all’animale. In questi casi, si tratta di giochi destinati a bambini più grandi di 6 mesi che sicuramente riescono ad avere una percezione migliore di ciò che vedono e quindi una stimolazione concreta basata sulle loro capacità. I tappetini o materassini sono morbidi e colorati, anch’essi raffiguranti animali o altri temi, come le forme e i numeri. Ogni palestrina offre qualcosa di diverso che il genitore può scegliere anche sulla base dei gusti oltre che dell’età.
E’ bene sapere che per i neonati non è consigliabile optare per le palestrine più complesse e ricche di giochi e colori poiché per il loro stato cognitivo questi possono risultare un bombardamento di stimoli e quindi indurre uno stato confusionale che porta il bambino a stressarsi più del dovuto. In questi casi l’effetto potrebbe essere esattamente opposto di quello sperato e il bambino manifestare repulsione e pianto.
Il vantaggio per i genitori risiede nel fatto che costoro possono distrarsi anche se parzialmente o temporaneamente e sbrigare qualche faccenda almeno per il tempo durante il quale il bambino è impegnato ad esplorare e ad imparare. Naturalmente a seconda dell’età del piccolo avremo una soglia dell’attenzione più o meno lunga, che comunque non è sempre la stessa poiché dipende molto anche dal temperamento del piccolo. Un bambino particolarmente vispo e vivace avrà necessità di una palestrina molto ricca di giochi e possibilità di movimento per poterlo intrattenere a dovere per un tempo considerato sufficiente a sbrigare una telefonata oppure una faccenda domestica.
Tuttavia è bene sapere che la palestrina non è e non deve essere la soluzione ad ogni momento della giornata: nel senso che i bambini non andrebbero lasciati oltre il tempo da loro stessi desiderato se non vogliamo che questo gioco e questa possibilità di gioco diventi qualcosa di ostile per il bambino. Per sfruttare al massimo i vantaggi della palestrina, dobbiamo innanzitutto cercare un modello che si adatti all’età del bimbo, un modello che possa offrire tutte le varianti di gioco utilizzabili dalle capacità cognitive di quel preciso momento e poi dare considerazione ai tempi e ai gusti del bambino. In questo modo sicuramente otterremo dei benefici in termini di tempo anche noi adulti.
Il prezzo di una palestrina è molto variabile e si basa sulla dimensione della palestrina e sul numero e la tipologia di giochi e stimoli offerti dalla stessa. Una palestrina ricca di giochi che integra suoni, pulsanti, figure, sonaglini e che magari è anche molto grande, sfoderabile e morbida, fatta di tessuti tecnici e particolarmente curati può costare anche 80 euro. Un prezzo base, del tutto indicativo è 20-30 euro per i modelli base, semplici costituiti da pochi sonagli e adatti a bambini molto piccoli. Questi modelli però, c’è da dire non possono essere utilizzati in seguito.
La palestrina giochi per i gemelli esiste e non occorre comprare due o più palestrine. La dimensione della palestrina è un fattore che si può scegliere: in commercio esistono modelli più grandi di altri fatti di con tappetini e materassi molto ampi che possono accogliere anche due o tre neonati. Naturalmente si tratta di modelli che presuppongono un certo spazio dove poter essere adagiati. Una culla singola non riuscirà a contenere una palestrina molto grande e per questo sarà conveniente utilizzare il box gemellare oppure il pavimento. Se i bambini sono piccoli e se il pavimento non ci sembra l’ideale a causa del freddo o della durezza dello stesso, possiamo utilizzare delle coperte oppure un tappetino in PVC morbido sul quale adagiare il tappetino della palestrina.
Questi modelli sono generalmente costituiti di un arco giochi più ampio per permettere ad entrambi i bambini di utilizzarlo e si possono arricchire di ulteriori giochi, utili quando i bambini sono più grandi e vogliono utilizzare l’archetto come base per reggersi e rafforzare i muscoli delle gambe per imparare a camminare.
Molti genitori si chiedono giustamente quanto spazio occupa una palestrina e se vale davvero la pena acquistarne una, se lo spazio in casa è sufficiente. Bene, è utile specificare che le palestrine sono di diverse tipologie e si possono scegliere diverse dimensioni, in genere quella più idonea allo spazio disponibile in casa. Tuttavia c’è da dire che si tratta di strumenti facilmente riponibili poiché dotati di un tappetino e quindi di una base che si piega su se stessa e che occupa lo spazio di una semplice coperta. L’arco giochi, invece, a seconda dello spazio disponibile si può scegliere più o meno ampio e riporlo su una superficie qualsiasi oppure sotto il letto o dietro un armadio.
Per utilizzare la palestrina non esiste un’età limite vera e propria. Tutto dipende molto da diverse variabili: il livello dio stimolazione offerto dal gioco in relazione all’età del bambino. Ma non solo: anche il carattere del piccolo e i suoi tempi personalissimi. Ogni bambino infatti ha dei tempi soggettivi per raggiungere determinati obiettivi e per attraversare le diverse fasi della crescita. Ci sono bambini che si reggono in piedi a 12 mesi, altri a 15 mesi. Dunque verrà da sé che lo sviluppo della coordinazione e della forza muscolare può essere variabile da bambino a bambino.
Quando ci accorgeremo che i giochi offerti dalla palestrina non saranno più sufficienti a stimolare il nostro bambino sufficientemente, avremo dei chiari segnali: il bambino piange e non sembra essere incuriosito né interessato dal tappetino così come dall’arco giochi. A questo punto significherà che il nostro bebè sarà diventato abbastanza grande per intraprendere altre tipologie di gioco.
I neonati a differenza dei lattanti, trovandosi in una fascia d’età compresa fra la nascita e il primo mese, hanno facoltà fisiche molto limitate così come quelle cognitive. La vista di un neonato non è certamente sviluppata come quella di un lattante: infatti i bambini iniziano a vedere chiaramente verso i 3 mesi di vita e prima di questa età farebbero fatica a vedere i giochini di fronte a sé. Inoltre, è molto importante evitare di offrire ai neonati molti giocattoli che quindi equivalgono a molti stimoli. E’ sempre bene offrire pochi giochi e con colori più possibilmente neutri o comunque giochi monocolore così da non stressare il cervello dei più piccoli che si trova in una fase molto delicata di maturazione.
I bambini più grandi avranno bisogno, al contrario di giochi multiforme, multicolore e di diverse tipologie. Anche la scelta della dimensione della palestrina così come le diverse stimolazioni tramite pulsantiere, specchietti ecc.. sono molto importanti poiché offrono al bimbo ulteriori oggetti da utilizzare per sviluppare sempre più la coordinazione e la manualità. Inoltre i bambini più grandi sono portati a muoversi di più e a fare leva sulle proprie gambine e braccia per sollevarsi; dunque una palestrina che abbia un buon archetto giochi spesso e stabile è ciò che fa proprio al caso di un “bebè grande”.